Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Giano
Tre note per il testo dell’Apokolokyntosis (9,1. 9,6. 12,3)
Correzioni a LDS 9,1 (integrare non decere dopo dicere e leggere privatis inttra curiam morantibus sententiam dicere non decere); 9,6 (ripristinare iam al posto di sententiam); 12,3 (integrare clamore dopo enim)
Il plurilinguismo nella Menippea latina: appunti su Varrone satirico e l’Apocolocyntosis di Seneca
Il plurilinguismo come elemento caratterizzante della menippea di Varrone e S. Rassegna di passi per ciascun autore e valutazione dello scarto introdotto dal passaggio di codice (da latino a greco). Nel LDS, presenza di grecismi eterogenea e concentrata nella voce narrante e nei personaggi; prevalenza di citazioni (soprattutto letterarie) rispetto a composizioni originali
Sul manoscritto latino Campori Appendice 164
Descrizione di un nuovo codice di LDS non segnalato nel catalogo contenuto in 1990.5 ; trattasi di recenziore, cartaceo, databile al XV sec.; grazie al titolo è assegnabile al ramo VL della tradizione, sulla base degli errori è in stretta parentela con il Vat. Chig. H.VIII.259; elenco di varianti ed errori significativi per la collocazione nello stemma; recentior non del tutto deterior: a LDS 9.3 si tramanda una congettura originale iam famam Numinum mimum fecistis per il tràdito famam nimium/fama nimium
Perfume on Lentils
esegesi di loci con espressioni proverbiali legate a fave o lenticchie: sulla base del confronto con Arist. sens. 443b, Ath. IV, 160 b-c, Cic. Att. I, 19, 2 e Gel. XIII, 29 leggere in Cic. Att. I, 16, 3 in faba myrum (o myron) al posto di fabam mimum; poiché S. conosce quest’epistola e la cita in PST 97, 4, è possibile che iam fabam (famam codd.) mimum fecistis di LDS 9, 3 sia una citazione del proverbio ciceroniano, desunta da un esemplare già corrotto e quindi non compresa a fondo da S. stesso